Un popolare detto
recita " Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi " ma i politici
italiani non aspettano la sacra festa per passare del tempo coi propri cari,
preferiscono tenerseli accanto tutto l' anno, magari buttandoli in politica con
loro.
Di celebri
imparentati ne abbiamo a frotte e in entrambi li schieramenti, nessuno escluso,
nessuno riesce a resistere al richiamo del focolare: il caso più
tragicomicamente celebre è quello dei Mastella, in più di 30 anni di carriera
il caro Clemente ha saputo piazzare a dovere la sua dolce metà, Sandra Lonardo,
alla Regione Campania con risultati noti a noi tutti.
Ma l' ex
Sbircia-sigilli non è l' unico a ostentare la sua allegra e retta famiglia nel
mondo della politica, basti pensare ai bellissimi siparietti del nostro
Premier, che tra nani e ballerine, dalle sue innumerevoli ville ha dato più e
più volte sfoggio della sua divina prole e del suo perfetto menage con la bella
Donna Veronica sui suoi bei giornaletti scandalistici, sul quale però appare
più spesso in compagnia di avvenenti giovincelle che finiscono o in fiction o
in parlamento e qualche volta anche in un Ministero; non è gossip da salone di
bellezza ma un vero mistero quello delle intercettazioni presunte tra il
premier e la ministra Carfagna: lui dice che ci sono e ha paura che le
pubblichino, però non le ha mai viste nessuno, strano: ma comunque sono tutti
una grande famiglia.
Ma capita anche che
dietro i banchi di Montecitorio scoppi l’ amore, come nel caso della lunga
gamba del Pd Piero Fassino e della onorevole Anna Serrafini, non ci
scandalizziamo se una delle prime “rose” in lista alle ultime due elezioni
fosse proprio lei, perché ormai è una vera veterana.
Un' altra stirpe
elettoralmente sempre presente è quella dei Craxi, passato a miglior vita il
caro Bettino ci sono rimasti in eredità i suoi figli Bobo e Stefania,il primo
schierato a sinistra la seconda nella Pdl, un lascito bipartisan tanto per non
fare mancare niente a nessuno. Non sono gli unici presenti in questa
legislatura tanto che Montezemolo aveva detto ad aprile: "Non possiamo
avere un Paese che, quando andiamo a vedere le liste elettorali, sono tutti
figli di", difatti la lista è piuttosto nutrita partendo da Giuseppe
Cossiga (se il cognome vi ricorda l' ex Presidente emerito della Repubblica
complimenti avete indovinato, è il figlio) candidato con la Pdl; altro nome
notissimo e attualissimo è quello di Colaninno, di Roberto il noto imprenditore
ora capitano coraggioso della Cai, e di Matteo figlior prodigo approdato al
Transatlantico grazie all' amico Walter; anche l' ex governatore della Puglia
Raffaele Fitto è un figlio di tale padre, dato che anch' esso ha guidato la
stessa regione in passato lasciando al proprio genito un bel pezzo di terra in
eredità; la povera Chiara Moroni, orfana del socialista Sergio, famoso suicida
di Tangentopoli che, per mantenere alto il nome del defunto padre, si schiera
con il successore di Craxi contro il cattivo ex Pm molisano. La lista è ancora
lunga, troppo lunga.
Però si trovano anche
rare voci fuori dal coro: è notizia della scorsa settimana la decisione dell'
ancora-per-poco-in-carica sindaco di Bologna Sergio Cofferati, il quale ha
dichiarato di non volersi più ricandidare per "motivi famigliari",
ovvero per poter stare accanto alla compagna e al figlioletto che vivono a
Genova.
E’ incredibile ma ci sono personaggi che decidono
di rinunciare alla bella poltrona per i propri cari volontariamente e non come
chi dichiara coll' acqua alla gola "Tra famiglia e potere scelgo la
famiglia", ma questa è un' altra storia.

Vignetta di E.P. " I Cinesi Preferiscono Genova "